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    Recensione Una vita apparentemente perfetta

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    Recensione Una vita apparentemente perfetta

    Recensione Una vita apparentemente perfetta

    Chi è Michelle Hunziker?

    Recensione Una vita apparentemente perfetta
    Michelle Hunziker

    Michelle Hunziker si può definire una professionista dello spettacolo con la risata negli occhi. È nata a Soregno il 24 gennaio 1977 da madre olandese e padre svizzerotedesco. Nel 1993 lascia la Svizzera per l’Italia e viene scelta dalla Riccardo Gay per la storica campagna pubblicitaria “Roberta Intimo”. Dal 1996 inizia la sua carriera televisiva. È mamma di tre meravigliose figlie: Aurora e le piccole Sole e Celeste.

    Tutti conoscono Michelle Hunziker per il senso dell’umorismo, l’autoironia, i lunghi capelli biondi e il sorriso sfolgorante. Eppure c’è stato un tempo in cui quel sorriso era la più luminosa delle maschere, indossato per nascondere le fragilità di una ragazza di poco più di vent’anni. Proprio nel momento più buio della sua esistenza avviene l’incontro destinato a cambiarla.

    Qual è la trama del libro Una vita apparentemente perfetta?

    Tutti conoscono Michelle Hunziker per il senso dell’umorismo, l’autoironia, i lunghi capelli biondi e il sorriso sfolgorante. Eppure c’è stato un tempo in cui quel sorriso era la più luminosa delle maschere, indossato per nascondere le fragilità di una ragazza di poco più di vent’anni. Proprio nel momento più buio della sua esistenza avviene l’incontro destinato a cambiarla. Lei è una donna accogliente, materna, empatica, capace di intercettare negli altri le debolezze e le crepe di cui forse nemmeno sono consapevoli: proprio per questo, una formidabile manipolatrice. La mela rossa con la quale seduce Michelle ha il sapore dolce della comprensione profonda, dell’ascolto privo di giudizio.

    Dopo di che, la puniva abbandonandola, impedendole ogni tipo di contatto con lei e con gli altri membri della setta, “perché prima di tornare tra noi devi purificarti”. Con la speranza che condividere la sua esperienza possa aiutare chi ne sta vivendo una simile, Michelle racconta i quattro anni trascorsi in una setta: i ricatti, le privazioni, il controllo costante, la progressiva perdita dell’indipendenza, la paura di rimanervi invischiata per sempre e il terrore alla sola idea di venirne fuori. Fino a quando ha trovato la forza di uscirne. Grazie all’amore.

    Di cosa parla il libro Una vita apparentemente perfetta?

    Michelle Hunziker è un personaggio che suscita sia ammirazione che critica. Spesso coloro che la criticano lo fanno argomentando sui motivi per cui, al contrario, altri la ammirano. Il suo temperamento solare può essere visto come ipocrisia, il suo fisico snello dopo le gravidanze può apparire inverosimile, il fatto che attiri uomini di spessore che le sono devoti in modo quasi religioso può essere considerato immeritato, e il fatto che aiuti i più deboli senza autoincensarsi può essere interpretato in modo losco (ricordiamo che ha fondato un’associazione che aiuta le vittime di stalking e violenza domestica).

    In realtà, la sua vita è perfetta solo in apparenza, ed è sempre stata così, fin dai tempi in cui la nostra “Barbie d’Oltralpe” cominciò la sua carriera di modella e presentatrice, amata dal cantante Eros Ramazzotti, eccellenza italiana.

    Il testo è una denuncia e una velata richiesta di perdono a tutti i familiari e colleghi che Michelle Hunziker ha inconsapevolmente tradito e deluso. Infatti, agli esordi della sua carriera, con una famiglia non esemplare alle spalle e poco più che ventenne, è stata adescata da una setta. Lo stesso divorzio da Ramazzotti sembra quasi pilotato, con le scelte quotidiane ordinate da una curatrice che in realtà era una burattinaia che si arricchiva usando Michelle come fonte di guadagno, oltre che per reclutare nuove leve al fine di ingrossare le finanze dell’associazione.

    I metodi usati sono quelli classici delle sette. Il bersaglio è giovane e talentuoso, ma fragile e insicuro. Lo si lusinga e aiuta fino al punto di ricreare un illusorio cordone ombelicale. Trasformato in un burattino bisognoso di continue conferme da parte del capo setta e dei confratelli, lo si manipola e tiene al guinzaglio. Come? Allontanandolo da famigliari e amici, insinuando e serpeggiando su costoro, facendo nascere dubbi e paure. Dopo mesi di questa erosione sociale, l’individuo vivrà solo ed esclusivamente in funzione della setta. Se e quando ne uscirà, come la Hunziker, dovrà lottare contro minacce, crisi di panico e d’identità.

    In Italia ci sono molte grandi e piccole sette travestite da associazioni di ogni tipo, con le spirituali come le più gettonate, dove un guru o capo carismatico domina. Molti di questi gruppi sono stati stroncati per la loro natura illecita, ma molti sopravvivono e sono rischiosi. “Attenzione!” grida la Hunziker nel suo libro. “Perché il diavolo, quando accarezza, vuole l’anima!”

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    Marilena Tocci

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    Guarda anche la video presentazione di Michelle Hunziker

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