Recensione Sette storie randagie
Chi è Emanuele Somma?
Emanuele Somma, è cresciuto nella periferia Romana, nato il 16 maggio 1977. Dal 2004 risiede a Miami, in Florida dove è arrivato alla fine di un alternarsi di viaggi e di vita. Vanta vari premi letterari. Nel 2008 la poesia “Delirio Equatoriale” vince il premio di poesia “Città di Castrovillari IV edizione” indetto da l’ accademia delle Arti.Nel 2009 è stato finalista del premio “Surrentinum” indetto dal Gazzettino del Tirreno.
Nell’ anno 2013 ha ottenuto la menzione d’onore per poesia del premio TindariPatti. Nel Maggio 2014 la raccolta di poesie “Tonno in scatola e follia” è finalista del premio “Scriviamo insieme IV edizione, successivamente la selezione di poesie scritte in inglese:” Love is a sick butterfly ” riceve la Menzione d’onore al premio “Montefiore 2014”.
Qual è la trama del libro Sette storie randagie?
Sette storie randagie, sette schegge di follia, un protagonista.Una fuga dalla monotonia, i rischi e le limitazioni della mediocre e degradata realtà della periferia romana e dalla sua tragicomica povertà. Il desiderio di riscatto ad ogni costo, a volte vagabondando in maniera picaresca, si mescola alle passioni di una gioventù avventurosa e sopratutto, al sogno della scrittura che porta spesso alla rinuncia quasi completa di una vita vissuta secondo i canoni classici della ” normalità”.
Le storie si snodano da Roma fino su un isola dei Caraibi ed infine in un rocambolesco viaggio in Texas fino in Florida. Forse alla ricerca di se stessi, forse di un improbabile sogno americano e di una nuova vita che, alla fine, sembra tutt’ altro che andare come previsto…
Di cosa parla il libro Sette storie randagie?
Con grande piacere ho letto un altro scritto dell’autore Emanuele Somma. Ho avuto la fortuna di apprezzare le sue poesie in “L’amore è una farfalla impazzita”, ma adesso mi sono imbattuto in una lettura differente, un racconto forte e spietato, veritiero nelle descrizioni riguardanti un giovane ragazzo che cerca di inseguire il suo sogno ad ogni costo.
“Sette storie randagie” è un racconto che ti trascina in un mondo difficile, spietato e crudo, vissuto in maniera quasi prepotente da questo ragazzo, Emanuele, che nonostante le avversità che si presentano nel suo cammino, non lascia spazio alla paura e all’incertezza ma con grande caparbietà combatte per superare questo percorso tortuoso. Tutto inizia dai sotto borghi di Roma, prosegue nelle sue avventure nei Caraibi, fino ad arrivare nella Miami Beach, con la grande speranza di porre fine a questa vita da nomade da precario e raggiungendo finalmente il suo obiettivo: “Scrivere i suoi racconti”, perché è l’unica cosa che conta!
Il protagonista è catapultato in alcune realtà che nessuno mai vorrebbe conoscere, iniziando dall’assenza di lavoro giustamente retribuito e indirizzandosi così a movimenti e azioni illecite, con guadagno facile ma circondato da grande rischio. L’adattamento a situazioni di fortuna, tutto questo per raggiungere i suoi obiettivi, l’unica soddisfazione che comprendeva un foglio immacolato, una penna e tutto il resto svaniva d’incanto. E poi l’amore! Lui bello, attraente, bastava un sorriso e si ritrovava tra le braccia di donne meravigliose, disposte a far qualsiasi cosa, ma una di loro sarebbe mai stata capace di colpire il suo cuore in modo profondo così da definirlo amore? Chi lo sa!
Il racconto è piacevole, e lo scrittore è riuscito a farmi vivere le emozioni, le sensazioni e le paure non da spettatore ma bensì da protagonista. Ogni suo percorso, i viaggi rocamboleschi, perfino i profumi delle diverse città, sono riusciti a farmi vivere ogni singolo momento.
I miei più sinceri complimenti. Vi invito a non perdere questo manoscritto.
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Marco Schifilliti
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