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    Recensione Menorah

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    Chi è Marco Buticchi?

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    Marco Buticchi

    Marco Buticchi, il maestro italiano dell’avventura, è nato alla Spezia nel 1957 e ha viaggiato moltissimo per lavoro, nutrendo così anche la sua curiosità, il suo gusto per l’avventura e la sua attenzione per la storia e il particolare fascino dei tanti luoghi che ha visitato.

    È il primo autore italiano pubblicato da Longanesi nella collana «I maestri dell’avventura» (accanto a Wilbur Smith, Clive Cussler e Patrick O’Brian), in cui sono apparsi con grande successo di pubblico e di critica Le Pietre della Luna (1997), Menorah (1998), Profezia (2000), La nave d’oro (2003), L’anello dei re (2005), Il vento dei demoni (2007), Il respiro del deserto (2009), La voce del destino (2011), La stella di pietra (2013), Il segno dell’aquila (2015), La luce dell’impero (2017), Il segreto del faraone nero (2018), Stirpe di navigatori (2019) e L’ombra di Iside (2020), disponibili anche in edizione TEA, oltre a Scusi bagnino, l’ombrellone non funziona (2006) e a Casa di mare (2016), un appassionato ritratto del padre, Albino Buticchi.

    Nel dicembre 2008 Marco Buticchi è stato nominato Commendatore dal Presidente della Repubblica per aver contribuito alla diffusione della lingua e della letteratura italiana anche all’estero.

    Qual è la trama del libro Menorah?

    È antichissimo. D’oro massiccio. Pesa almeno settanta chilogrammi. E nessuno sa dove sia. Basterebbe questo a farne uno degli oggetti più preziosi del mondo. Tuttavia la Menorah, il sacro candelabro ebraico a sette bracci razziato dal Tempio di Gerusalemme nel 70 d.C., è molto di più: è il simbolo stesso d’Israele, l’emblema della sua travagliata storia plurimillenaria. Ritrovarlo significa conquistarsi la gratitudine eterna di un intero popolo. O avere un potente mezzo di ricatto contro quel popolo. E infatti, non appena riemerge dall’oblio il diario di Antonio Fedeli, un pittore vissuto a Parigi durante la Rivoluzione Francese, diario nel quale sembrano esserci alcuni indizi per ritrovare la Menorah, le speranze si riaccendono. Ma si scatena anche la bramosia di chi vuole impossessarsi di quell’oggetto per arricchirsi o per conquistare potenti appoggi politici.

    Una situazione esplosiva, che vede contrapposti il capo del Mossad, Oswald Breil, affiancato dalla famosa romanziera Laura Joanson e dalla geniale scienziata Sara Terracini, e Hytham Fasatne, un uomo d’affari libanese i cui scrupoli sono inversamente proporzionali alle sue sconfinate ricchezze.

    La caccia al tesoro può dunque avere inizio e dispiegare il suo percorso tra le catacombe di Parigi e gli altopiani del Tibet, Portofino e il deserto iracheno, antichi manoscritti e sofisticati computer, pugnali e armi chimiche… Un percorso a ostacoli, lungo il quale si stringeranno pericolose alleanze, ci saranno scontri violenti e certezze troppo presto ritenute tali si trasformeranno in brucianti sconfitte.

    E soltanto allora chi dimostrerà di aver compreso il sottile legame che unisce la storia alla leggenda e di sapersi muovere con destrezza lungo le tortuose anse del tempo riuscirà a scoprire dove si trova la Menorah. Dando così avvio a una nuova, e ancor più emozionante, avventura…

    Di cosa parla il libro Menorah?

    Il talento dello scrittore si fa strada e non tardano i meritati successi. Per citarne alcuni, il noto film “Il Gladiatore” di Ridley Scott si ispirò alla trama del romanzo “Le pietre della luna”. Un altro riconoscimento importante sia per lo scrittore, sia per l’Italia intera è l’inserimento nella collana “I maestri dell’avventura” di Longanesi, che include autori della portata di Wilbur Smith e Clive Cussler.

    Inizialmente, Buticchi finanziò di proprie tasche le sue prime opere. Successivamente, verso la fine degli anni ’90, viene pubblicato da Longanesi.

    Proprio quest’ultima casa editrice pubblica nel 1998 il romanzo “Menorah”, un romanzo d’avventura che ci porta alla scoperta di epoche lontane, di luoghi pericolosi e spesso di paesaggi suggestivi che ci sembra di riuscire a vedere, al punto da rimanerne incantati.

    Una caccia spietata nel tempo e nel mondo, alla ricerca dell’antichissima Menorah. Un simbolo, un emblema, un tesoro dall’importanza e valore inestimabile. Essa racchiude in sé il simbolo stesso di Israele, della sua affaticata antichità.

    Proprio nell’antichità inizia questa tormentata avventura. Nel 70 d.C., la Menorah, il sacro candelabro ebraico a sette bracci, viene rubato dal Tempio di Gerusalemme e per secoli rimane nell’oblio; ma un giorno, ai tempi nostri, dal diario del pittore Antonio Fedeli, vissuto a Parigi durante la rivoluzione francese, si scoprono indizi importanti per il ritrovamento della Menorah.

    I poteri forti, a livello globale, venuti a conoscenza del ritrovamento del diario dell’artista A. Fedeli e dei segreti in esso contenuti, si scatenano e si mobilitano alla ricerca dell’antico candelabro. Alcuni per l’ingordigia di godere di tale reliquia soltanto per il gusto di possederla, altri per ricattare i popoli originari possessori, molti per avanzare coercizioni politiche, ma tutti uniti da un unico scopo: il ritrovamento della Menorah. Tutte le forze si concentreranno con ogni mezzo e senza alcun scrupolo.

    Solo un gruppo ristretto di persone cerca di fermare tali bramosie e dare un senso più nobile al ritrovamento del sacro candelabro. Sarà la missione del capo del Mossad Oswald Breil, accompagnato dalla geniale scienziata Sara Terracini e dalla scrittrice esperta nel settore Laura Joanson. I tre affronteranno viaggi che vanno dalle catacombe di Parigi, agli altopiani del Tibet, al deserto iracheno. Si troveranno coinvolti in terribili complotti che spesso mettono a rischio la loro vita e missione. Affronteranno scelte che nessuno vorrebbe mai vivere.

    Dovranno scendere a compromessi pericolosi e stringere alleanze complicate al fine di tutelare lo scopo nobile della missione.

    Si tratta di un’avventura ricca di peripezie, con tanti intrecci temporali e di viaggi nel tempo curati magistralmente. L’ambientazione è seguita in modo esemplare, con un’attenzione ai dettagli architettonici tipici di ogni epoca sviluppata perfettamente. I profili personali e psicologici dei personaggi principali hanno avuto il giusto riguardo, al punto che possono apparirci familiari.

    In definitiva, si tratta di un romanzo che consigliamo vivamente. Vi innamorerete dello stile di Marco Buttichi.

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    Marco Schifilliti

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