Recensione Memoria di un ragazzo di serie B
Chi è Odeh Amarneh?

Odeh Amarneh, nato nel 1976 a Yaàbad (Palestina), è un rinomato scrittore, poeta e traduttore. Attualmente ricopre il ruolo di Attaché Culturale dell’Ambasciata di Palestina in Italia, promuovendo il dialogo interculturale tra i due Paesi. Nel 2015 ha conseguito un Dottorato di ricerca in Lettere e Filosofia presso l’Università La Sapienza di Roma. Membro dell’Unione Generale degli Scrittori Palestinesi, ha pubblicato numerosi articoli sulla stampa italiana e palestinese, contribuendo alla diffusione della letteratura e del pensiero contemporaneo.
Nel 2021 ha pubblicato la sua prima raccolta poetica, “Animo di Viaggio” (Edizioni Billeci), un’opera che esplora il concetto di identità, esilio e appartenenza. Grazie alla profondità della sua scrittura, ha ricevuto prestigiosi premi letterari in Italia, Palestina e all’estero. Le sue poesie, tradotte in inglese, spagnolo, francese e turco, continuano a ispirare lettori di diverse culture.
Nel 2024 è ospite della XXX edizione del Premio Letterario Energheia, consolidando il suo ruolo di autore di spicco nel panorama letterario internazionale.
Fonte della biografia: energheia.org
Qual è la trama del libro “Memoria di un ragazzo di serie B” dell’autore Odeh Amarneh?
Questo romanzo è ispirato ad una storia vera, vissuta da un ragazzo palestinese ancora minorenne, che ha trascorso
lunghi mesi in un carcere israeliano negli anni Novanta. È la storia di un giovane, nato in quella terra tanto amata e al tempo stesso torturata e violentata da tutti. È la storia dello scrittore stesso. Tra ironia e lacrime si dipana il racconto che parla dell’umanità, della sofferenza, della difficoltà e dell’ingiustizia che ha subito il protagonista e ancora subisce il Popolo palestinese ogni giorno. Il romanzo non è propaganda politica ma è la storia vera di un essere umano.
Quali sono gli argomenti narrati nel libro “Memoria di un ragazzo di serie B” dello scrittore Odeh Amarneh?
Quando si legge un romanzo tratto da una storia vera, capita sovente di domandarsi quali siano le parti fedeli alla realtà e quali no, tuttavia nel caso dell’opera di Odeh Amarneh non ho avuto difficoltà a farmi un’idea precisa. “Memoria di un ragazzo di serie B” è un viaggio nel presente illuminato da un passato che lascia un segno indelebile, non solo nella vita del protagonista, ma nella memoria collettiva di un intero popolo, quello palestinese.
Sono consapevole che non è semplice prendere posizione in questo preciso momento storico, tanto per chi è parte in causa, quanto per chi è spettatore, tuttavia sono certo che per comprendere o almeno tentare, bisogna conoscere. Questo romanzo offre proprio quella chiave d’accesso necessaria per avvicinarsi a una realtà spesso raccontata solo in superficie.
Ho letto questo libro in poche ore, suddivise in quattro sere. Ogni pagina mi ha tenuto ancorato alla narrazione, tanto che l’unico motivo per cui ho dovuto chiudere il libro è stata la stanchezza psicofisica. Se fosse dipeso solo dalla mia volontà, l’avrei letto tutto d’un fiato.
Le lacrime, l’ironia, l’orgoglio e le speranze del popolo palestinese sono in queste pagine raccontate quasi garbatamente, nonostante l’indignazione o la rabbia per l’indifferenza di una parte del cosiddetto mondo civile, infatti non ho trovato autocommiserazione o inutili pietismi, bensì un’unica semplice domanda: “Perché?”.
Non voglio anticipare nulla, però consiglio vivamente questa lettura, affinché un giorno si riesca a dare non per forza una risposta a tale domanda, ma far sì che non sia più necessaria pronunciarla e “due popoli in due stati”, ovvero la soluzione più logica e auspicabile, porti la pace che ogni essere umano ha diritto di vivere.
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