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    Recensione Liquirizia

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    Chi è Claudio Loreto?

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    Claudio Loreto

    Claudio Loreto classe 1960, vive a Genova. Tra i suoi interessi la Storia, i viaggi e lo sport: canottiere con un lungo passato agonistico, nel 2008 è stato insignito del premio “Palmaremo” dalla Federazione Italiana Canottaggio (della quale è stato anche dirigente territoriale) e nel 2011 della “Stella di Bronzo al Merito Sportivo” dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano. Appassionatissimo di montagna, trascorre le proprie vacanze scalando principalmente sulle Dolomiti.

    Qual è la trama del libro Liquirizia?

    Una ferita da baionetta catapulta Giuliano (giovane sottotenente della 8ª Armata Italiana in Russia) tra le rovine di Stalingrado, dove tra tedeschi e sovietici si combatte una delle più grandi battaglie della storia umana. Uno sparo impreciso incrocia le vite dell’ufficiale e di una tiratrice scelta russa, Tanja: l’irreale incontro di un momento li segnerà per sempre, portando alla luce un’altra incredibile vicenda.

    Attori di questo intreccio sono la coccarda di un generale dell’Armata Rossa e “Liquirizia”, l’orsacchiotto di stoffa che fin da bambina aiuta la soldatessa a vincere di notte la paura del buio. La storia di un amore che si oppone ai duri precetti della guerra e all’odio tra i popoli.

    Di cosa parla il libro Liquirizia?

    La vicenda narrata ci trasporta di netto tra le macerie della buia e fredda Stalingrado. Mentre l’armata italiana combatte la propria guerra tra dirompenti esplosioni e innata crudeltà, sul fronte stesso deflagra il più puro sentimento attrattivo tra due individui di diversa etnia ma legati da un filo conduttore che egoisticamente non lascia scampo ad entrambi.

    Giuliano Lanteri, giovane sottotenente italiano, e Tanja, una tiratrice scelta appartenente all’Unione Sovietica, si ritroveranno così per caso catapultati nell’orrore più deleterio di una battaglia infinitamente drastica e perennemente dolorosa. In un giorno qualunque, Giuliano si troverà a difendere Tanja dalle grinfie di un feroce ufficiale delle SS, il quale desidererà a tutti i costi approfittare della giovane che riposa nel proprio giaciglio stringendo a sé il suo tanto caro orso di pezza dal nome Liquirizia.

    Inizialmente, Tanja sarà diffidente nei confronti del giovane sottotenente, reputandolo un falso salvatore e credendo convintamente che egli voglia farle del male; ma ciò che il destino ha riservato per i due innamorati va al di là di ogni più certa aspettativa. Il tempo farà il proprio corso e continuerà inevitabilmente a ricreare ciò che da sempre è destinato a sussistere.

    L’autore è riuscito nel proprio intento, ricostruendo uno dei più terribili periodi storici esistenti e riportando a galla le vicissitudini dell’epoca trattata. Gli stati d’animo dei principali figuranti della vicenda narrata trasmettono in maniera cristallina e pregnante i dolorosi momenti vissuti, inondandoci di razionale malinconia volta al bisogno di non dimenticare ciò che è stato. L’autore ha voluto dare spazio alla cruda, passata realtà, ma abbellendola con qualcosa di poeticamente raro e segnante: “L’amore”.

    Il linguaggio utilizzato è inerente al testo e riccamente indirizzato a ciò che l’autore stesso vuole trasmettere. I periodi sono dinamicamente coinvolgenti e dai tratti meramente incalzanti. Loreto ha concluso a regola d’arte la propria opera, donandoci quella flebile speranza che improvvisamente cambia del tutto le carte in tavola, rallegrandoci e facendoci dimenticare una triste e lunga giornata.

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    Marika Mendolia

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