Recensione La quercia del Myr
Chi è Severino Armando Bellino?
Severino Armando Bellino, nasce a Roburent (Cuneo) nel 1911. Rimasto orfano della mamma, a dodici anni entra in collegio presso i Salesiani. Dopo un periodo vissuto in America Latina e in Croazia torna in Italia dove prosegue la sua carriera di maestro elementare che si concluderà poi nel suo paese natale. È autore di vari testi storici e compose la Leggenda di Delva un racconto di fantasia che portarono alla cacciata dei Saraceni dal paese e numerosissime canzoni per ragazzi che musicava egli stesso.
Si spegne a Roburent nel 1986.
Qual è la trama del libro La quercia del Myr?
Norberto è un bambino come tanti e vive in un paesino della montagna piemontese all’inizio del Novecento. Un piccolo paese, con le sue miserie e le sue umanità, con i suoi paesaggi luminosi e le sue zone d’ombra. Norberto è costretto, suo malgrado, a crescere in fretta. La vita gli presenta un conto salato e ben presto egli si trova di fronte alla necessità di prendere una decisione difficile.
Il suo carattere forte e avventuroso lo sostiene, mentre, perso per sempre il guscio protettivo della famiglia, conosce, in un susseguirsi vertiginoso di eventi e di avventure, persone di ogni tipo: infide e malvagie, ma anche affidabili e buone. E scopre verità che nessuno immaginava, tanto meno lui. Non mancano le sorprese, soprattutto intorno a quel meraviglioso albero, metafora della vita stessa, che è la gigantesca quercia del Myr. Questo breve romanzo, che per impostazione e atmosfere ricorda il libro “Cuore di De Amicis”, è stato scritto nel 1957.
Di cosa parla il libro La quercia del Myr?
Il romanzo ricorda, sia per l’impostazione che per le atmosfere, il libro “Cuore” di Edmondo De Amicis. E subito si pensa ad un libro per ragazzi, e magari lo è, dato che è un romanzo educativo e formativo, ma il messaggio che trasmette non deve essere dimenticato dagli adulti, poiché insegna i veri valori della vita, spesso messi da parte. Inoltre, il protagonista rimasto orfano deve far fronte alle mille difficoltà che gli si parano davanti e deve prendere una decisione importante che riguarda il suo futuro. Questo lo rende un libro che rappresenta la realtà di tutti i giorni.
Il libro ha un effetto pedagogico e terapeutico per chiunque lo voglia apprezzare, e il grande merito va dato allo scrittore Bellino, che ci regala un romanzo di straordinaria bellezza, con sottili e giuste sfumature di mistero. La lettura è leggera e fin troppo scorrevole, ma merita la giusta attenzione. Il messaggio che deve colpire è che nella povertà e nella vera miseria, ci si unisce e c’è molta più umanità tra le persone. Non si è soli nel dover lottare e si può venire fuori grazie alla determinazione e alla forza, proprio come fa il piccolo Norberto.
Il libro è un invito a profonde riflessioni, con la speranza che lasci quegli insegnamenti di cui avremmo davvero bisogno, soprattutto nei tempi odierni.
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Dario Brunetti
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