Recensione La persona sbagliata
Chi è Rocco Ballacchino?
Rocco Ballacchino nasce a Torino nel 1972. Laureato in Scienze della comunicazione, ha curato la sceneggiatura dei cortometraggi Poison (2009) e Doppio Inganno (2010). È autore dei gialli Crisantemi a Ferragosto (2009), Appello mortale (2010) e, con Andrea Monticone, Favola Nera (2012). Dopo Trappola a Porta Nuova, ha pubblicato la serie gialla che ha per protagonisti il commissario Sergio Crema e il critico cinematografico Mario Bernardini (2013-2020) e ha scritto con Maria Masella, nel 2019, Matematiche certezze. Ha pubblicato il noir Non è un paese per buoni (2020). È tra i fondatori del collettivo di scrittori Torinoir e curatore della collana di gialli per ragazzi I Frillini.
Fonte: Ugo Mursia Editore
Qual è la trama del libro La persona sbagliata. Un nuovo caso per Crema e Bernardini dello scrittore Rocco Ballacchino?
Il commissario Crema è alle prese con l’omicidio di Antonio Donatiello avvenuto, in una fredda sera invernale, all’interno del parco della Pellerina, a Torino. L’assassino deve aver agito d’impulso perché ha utilizzato una pietra come arma per commettere il delitto, prima di sparire nel nulla. Il quadro investigativo diventa però più complesso quando il poliziotto, coadiuvato dalla sua squadra, scopre che la vittima era un ricattatore seriale che aveva, probabilmente, commesso l’errore di prendere di mira la persona sbagliata.
Come già accaduto in passato Crema si trova costretto a condividere, suo malgrado, le indagini con il critico cinematografico Mario Bernardini e la dottoressa Bonamico, il magistrato verso cui prova una mai domata attrazione fisica e che pare aver fatto domanda di trasferimento presso un’altra sede. Riuscirà il commissario a risolvere quell’intricato caso e a liberarsi, finalmente, di quella seducente tentazione? Ai lettori l’ardua sentenza…
Di cosa parla il libro La persona sbagliata. Un nuovo caso per Crema e Bernardini dell’autore Rocco Ballacchino?
Certamente, inserirò ulteriori parole di transizione per migliorare la fluidità del testo:
Ci sono assassini che si vestono di tenebre, emergono in una notte fredda e gelida; colpiscono e poi scompaiono come fantasmi.
Agiscono indisturbati, si volatilizzano o si mimetizzano, proprio come accade in un parco di Torino. La vittima è Antonio Donatiello, ucciso a colpi di pietra.
Un uomo non certo amato, anzi odiato fino all’inverosimile. Questo disprezzo diventa un valido movente per commettere un delitto, almeno per l’assassino. Il commissario Crema, come sempre coadiuvato dal critico cinematografico Bernardini, deve assicurare alla giustizia il colpevole.
Crema-Bernardini è l’insolita coppia ormai ben collaudata, due personaggi creati da una delle penne più prestigiose della Torino noir, Rocco Ballacchino, autore di numerosi gialli di pregevole fattura.
Non dimentichiamoci della bellezza mozzafiato della dottoressa Bonamico, magistrato che fa perdere la testa al buon commissario e che sembra aver fatto domanda di trasferimento. Un altro personaggio interessante che mette qualche brivido all’inconsapevole moglie di Crema, Luisa.
“La Persona Sbagliata” è il nuovo romanzo dell’autore piemontese. Vede nuovamente la simpatica coppia indagare sull’omicidio di Antonio Donatiello, che passa da carnefice a vittima. Proprio così, perché era un ricattatore seriale, come descritto dagli inquirenti che, per arrivare all’assassino, devono ricostruire gli ultimi giorni di vita di Donatiello.
Un uomo capace di prendersi gioco della vita delle persone, impossessandosi delle loro fragilità e debolezze per farle cadere nella sua trappola.
Un giallo molto avvincente con peculiarità molto interessanti. È costruito su un impianto narrativo all’altezza, e questa volta l’autore alza ancora di più l’asticella introducendo uno scorrere delle pagine che rivelerà un tema sociale di forte impatto emotivo. Un vero e proprio pugno nello stomaco che spiazza il lettore.
Per scrivere un buon romanzo noir, bisogna avere la credibilità per parlare di qualcosa di torbido, e Ballacchino ci riesce perfettamente, con estrema delicatezza, senza calcare troppo la mano. Ovviamente, non intendo svelare nulla, poiché l’inquietante scoperta sarà rivelata nelle fasi conclusive della storia.
Troveremo ancora una volta una Torino enigmatica e sfuggente, affascinante e misteriosa, per un delitto che si dimostra impellente, perseguitando l’esecutore come uno stato di necessità. È qualcosa di cui disfarsi senza alcuna pietà o rimorso, senza dare possibilità di scampo.
Buona lettura, amanti del noir!
Dario Brunetti
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