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    Recensione La pazienza delle farfalle

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    Recensione La Pazienza delle farfalle

    Recensione La pazienza delle farfalle

    Chi è Monia Serapiglia?

    Recensione La Pazienza delle farfalle
    Monia Serapiglia – fonte Ph storygenius.it

    Monia Serapiglia vive a Castelchiodato, nella provincia di Roma, dove lavora come insegnante di sostegno. Per tre edizioni è rientrata nei finalisti del “Premio Picena”, e uno dei suoi racconti è stato selezionato per la raccolta “I colori delle donne”. Il romanzo “La pazienza delle farfalle” muove da vicende autobiografiche e dall’esperienza con i ragazzi.

    Fonte della biografia: edizionidialoghi.it

    Qual è la tram del libro “La pazienza delle farfalle” della scrittrice Monia Serapiglia?

    “La pazienza delle farfalle” è un romanzo di formazione che narra la storia di Nadia, una tredicenne che grazie al suo coraggio riesce a emanciparsi dal padre feroce e malato. Figlia di una prostituta che l’ha abbandonata prima che potesse ricordarla, la ragazza si sente davvero orfana quando perde anche la nonna paterna. In questo dolore trova posto l’altra Nadia, un meccanismo di difesa, un nuovo sé che le darà la forza e la determinazione necessarie per affrontare le insidie della vita e la farà gravitare verso Selma e Daniele, due ragazzi di etnia rom che frequentano la sua stessa scuola.

    Di cosa parla il libro “La pazienza delle farfalle” dell’autrice Monia Serapiglia?

    Una profonda metafora di crescita e trasformazione

    La pazienza delle farfalle di Monia Serapaglia è un romanzo di formazione che affronta i temi dell’identità, della resilienza e della trasformazione interiore. Ambientato ai giorni nostri, il libro racconta la storia di Nadia, una giovane ragazza che lotta per trovare il suo posto nel mondo, tra difficoltà familiari, disparità sociali e un doloroso percorso di crescita personale.

    La protagonista, abbandonata dalla madre e cresciuta con un padre incapace di prendersi cura di lei, vive una situazione di profondo disagio. Quando l’unica figura che sembra realmente amarla muore tragicamente, Nadia intraprende un viaggio interiore pieno di timori e incertezze, che il lettore segue con partecipazione e speranza, pagina dopo pagina.

    I personaggi e il percorso di crescita di Nadia

    Due figure chiave nel romanzo sono due fratelli rom, inizialmente percepiti dalla comunità come influenze negative. Tuttavia, questi due personaggi si rivelano fondamentali per Nadia, aiutandola a vedere il mondo con occhi nuovi. Con il loro supporto, la protagonista inizia a riconoscere una realtà diversa, più complessa e inaspettata, che la porterà a confrontarsi con se stessa e con il mondo che la circonda.

    Durante il romanzo, emerge “l’altra Nadia”, una versione di sé profondamente segnata dalla rabbia verso la società crudele e indifferente che la circonda. Questa “seconda identità” si manifesta come un meccanismo di difesa, necessario per affrontare le difficoltà quotidiane e per sopravvivere emotivamente.

    La metafora della farfalla, che dà il titolo al romanzo, rappresenta perfettamente il percorso di Nadia: da bruco rinchiuso in un bozzolo, limitato e fragile, a farfalla maestosa, capace di volare e mostrare la sua bellezza interiore. Questo processo, però, richiede pazienza e sofferenza, una vera e propria metamorfosi che riflette il tema centrale del romanzo: la crescita attraverso le difficoltà.

    Temi profondi: identità, disparità sociali e umanità

    Uno dei temi più importanti del romanzo è la disparità sociale, che viene analizzata non solo attraverso gli occhi di Nadia, ma anche tramite il contesto scolastico. Nella scuola della protagonista emerge chiaramente una divisione tra i bambini privilegiati e quelli in condizioni difficili. Tuttavia, accanto all’indifferenza di molti, si fa spazio anche l’aiuto di figure sensibili, capaci di dimostrare empatia e umanità, come un insegnante che diventa un punto di riferimento per Nadia e per altri ragazzi in difficoltà.

    Attraverso il romanzo, Monia Serapaglia esplora con sensibilità la condizione degli emarginati, sottolineando come il supporto umano possa fare la differenza nelle vite più fragili. Questa riflessione diventa uno spunto importante per il lettore, che è invitato a guardare oltre gli stereotipi e le apparenze.

    Un intreccio emozionante e una scrittura fluida

    La struttura narrativa si distingue per l’uso sapiente dei flashback, che permettono al lettore di immergersi nel passato di Nadia e comprendere a fondo il suo dolore, la vita con suo padre e sua nonna, e l’abbandono da parte della madre.

    I due fratelli rom, seppur appartenenti a una comunità spesso emarginata e vittima di pregiudizi, si rivelano personaggi di grande profondità emotiva. Con le loro storie, intrecciate a quella della protagonista, portano cambiamenti cruciali nella vita di tutti e tre, trasformandoli in modo irreversibile.

    Lo stile di Monia Serapaglia è fluido e coinvolgente. La narrazione riesce a trascinare il lettore nella storia, facendolo soffrire e sperare insieme a Nadia. La capacità dell’autrice di descrivere i sentimenti e le sfide della protagonista rende il romanzo non solo appassionante, ma anche educativo per i giovani lettori.

    Un libro per giovani e adulti: perché leggerlo

    La pazienza delle farfalle è un romanzo che, pur raccontando una storia semplice, si carica di un profondo significato. La metafora della farfalla e il tema del viaggio interiore rendono il libro uno strumento prezioso per adolescenti e adulti, spingendoli a riflettere su temi universali come la resilienza, l’identità e l’empatia.

    Inoltre, il romanzo è un valido esempio di narrativa contemporanea capace di trattare con sensibilità le difficoltà dell’adolescenza, aprendo gli occhi su realtà diverse da quelle ordinarie. È una lettura che tocca il cuore e che può ispirare i lettori a guardare oltre le apparenze, abbracciando la bellezza della trasformazione interiore.

    Dacia D’Antoni

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