Recensione Il cardinale deve morire
Chi è Mario Paternostro?
Mario Paternostro è nato a Genova nel 1947 e ha esordito come giornalista sulle pagine del quotidiano “Il Lavoro”. In seguito è diventato cronista politico per “Il Giornale” sotto la direzione di Indro Montanelli, ed è stato prima capocronista e poi vicedirettore del “Secolo XIX”. Attualmente è presidente dell’emittente regionale ligure Primocanale e insegna Teoria e tecnica del linguaggio giornalistico presso la facoltà di Scienze politiche dell’università di Genova.
Fonte: Mondadori.it
Qual è la trama del libro Il cardinale deve morire. Genova, 1958 dello scrittore Mario Paternostro?
1958. Da pochi giorni i cardinali sono usciti dal conclave riunito dopo la morte di Pio XII, dove hanno eletto papa Giovanni XXIII. Il più accreditato successore di Pio XII era l’arcivescovo di Genova, il conservatore Binni. Niente da fare, troppo giovane. Mentre si consuma la lotta fra i potenti porporati di Curia e i progressisti, nella splendida basilica romana di Santo Stefano Rotondo, sotto i cruenti affreschi con i Martiri del Pomarancio, viene trovato il cadavere massacrato di un ribelle pretino genovese, lì esiliato per punizione da Binni.
Sarà proprio l’arcivescovo di Genova a condurre in gran segreto le indagini per scoprire l’assassino di don Volpini, coadiuvato dal giovane vicecomandante della Gendarmeria vaticana, il colonnello Cobianchi. Ma tutto si complica perché il misterioso killer colpisce ancora, da una basilica all’altra, lasciando messaggi come in una atroce caccia al tesoro e sembra aver scelto come vittime alcuni cardinali. Non solo a Roma, ma anche a Genova.
Nel mirino dell’assassino o degli assassini ci sarà proprio il cardinale Binni. Perché? Uno spaccato della storia italiana, con il centrosinistra alle porte, le vicende di un conclave che fu al centro di misteri veri o presunti, le lotte tra le mura leonine e quelle che si consumano anche a Genova, negli anni della ricostruzione del dopoguerra, tra i sostenitori di un arcivescovo potente e molto popolare e chi vorrebbe invece una svolta progressista anche nella Chiesa locale.
Personaggi immaginari e reali si inseguono tra Genova e Roma, intrecciando storie vere e inventate: quello che interessa a Mario Paternostro è rileggere, con lo stile del giornalista, i fatti di cronaca e politica che hanno movimentato la fine degli anni Cinquanta e l’inizio del boom economico.
Di cosa parla il libro Il cardinale deve morire. Genova, 1958 del Giornalista Mario Paternostro?
“Il cardinale deve morire: Genova 1958” è un romanzo del giornalista, conduttore e scrittore Mario Paternostro,. Sono piuttosto rinomati i libri di Mario Paternostro.
Una storia di intrighi e giochi di potere, di orrendi delitti per una trama strutturalmente complessa e articolata, ma costruita alla perfezione grazie a un lavoro certosino dell’autore che focalizza l’attenzione sull’anno 1958. L’Italia è sotto la guida del governo Fanfani con coalizione Democrazia Cristiana e Partito Socialista Democratico Italiano, segnando pian piano l’insediamento del centro-sinistra.
Anche per la Chiesa è un anno particolare, dopo la morte di Pio XII viene eletto papa Giovanni XXIII, mentre probabilmente nell’immaginario collettivo, il cardinale del mezzogiorno e il cardinale del Cremlino osservano attentamente gli sviluppi.
In questo contesto storico, l’autore realizza un’opera di fantasia inserendo personaggi che si collocano bene nella vicenda narrata che si snoda tra Genova e Roma. Ad indagare sulla morte cruenta di un prete ci sono l’arcivescovo di Genova e il conservatore Binni. Quest’ultimo è accreditato per sostituire il papa Pio XII (posto al quale si è preferito il cardinale Roncalli, nonché papa Giovanni XXIII), e il giovane della Gendarmeria Vaticana, il colonnello Cobianchi.
Ma un misterioso killer semina il panico fra i potenti cardinali di Curia. Chi è entrato di preciso nel mirino di questo pericoloso criminale? Come si spiega la morte di don Volpini? Era un riformista mandato in esilio e forse scomodo per qualcuno?
La tremenda morte di Don Volpini non dà pace al cardinale Binni. Egli si sente colpevole per averlo mandato in esilio, e si improvvisa investigatore per catturare l’assassino. L’aiuto del colonnello Cobianchi può essere decisivo.
Un noir intenso e suggestivo che inchioda il lettore, depistaggi, macabri ritrovamenti e una scia di sangue decisamente spietata che non sembra dare tregua e alza sempre più l’asticella verso i poteri forti della Curia.
Tanti personaggi impreziosiscono una trama intricata, una storia di fantasia che si mescola con la realtà di quegli anni. L’autore è riuscito a tenere il tutto in equilibrio e a calibrare bene la narrazione con una scrittura fluida e decisa.
Ripercorrere la storia del nostro paese attraverso un potente noir è una buona scelta, soprattutto se a raccontarla è un autore del calibro di Mario Paternostro. La grande esperienza in ambito giornalistico è riscontrabile in questo romanzo.
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Dario Brunetti
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