Recensione Domino dello Yin-Yang
Qual è la trama del libro Domino dello Yin-Yang?
Due teenager ammazzati a colpi di pistola in una sala giochi. L’assassino in fuga ha solo quindici anni. Sembra un caso scontato per la Polizia, ma a breve si capisce che così non è. Il fuggitivo vive in un centro rieducativo per minori e i suoi compagni, presenti al momento del delitto, non vogliono collaborare. Gli assassinati erano due delinquentelli dalle amicizie pericolose, che adesso vogliono vendetta! Gli ispettori a cui è affidato il caso, l’esperto Maranzano e la recluta Moira, dopo la sintonia iniziale, cominciano a detestarsi. Questi sono gli ingredienti di partenza della storia giallo/nera Domino dello Yin-Yang, ambientata nella Bologna del 1994, con l’House music e i video giochi che impazzano, l’ecstasy che la fa da padrona tra i giovani, e i quartieri degradati di una città modello come sfondo.
Di cosa parla il libro Domino dello Yin-Yang?
Una sala giochi come tante, forse oggi non esistono nemmeno più. Ragazzi che si divertono, un luogo di aggregazione fatto di viedogiochi e di piccole trasgressioni. Ma la tragedia è lì, sta aspettando. Guarda i ragazzi e li abbraccia come una calda coperta.
Siamo a Bologna, nel 1994.
Moira Benuzzi è appena stata nominata voce ispettore della Polizia, sezione Omicidi. Un incarico importante, che la metterà di fronte alle sue fragilità. Un nuovo caso che le farà conoscere dei ragazzi “difficili”. Giovani che sono docuti crescere in fretta, che hanno divuto affrontare mille problemi, che hanno in comune la sofferenza e, proprio per questo, sono diventati il “branco”.
Un’attenta e minuziosa disamina sul malcontento giovanile. Un romanzo che mette l’accento sulle difficoltà di una donna che si deve muovere in un ambiente considerato maschile.
Moira è la protagonista e deve risolvere un misterioso omicidio, all’apparenza inspiegabile.
La sua determinazione la porta a un bivio: lei è tra i buoni o tra i cattivi? Il suo passato emerge impietoso, cosa ha in comune con “il branco”?
Perché non riesce a considerare questi ragazzi come semplici delinquenti?
Il capoluogo emiliano è reduce da un passato che l’ha segnato in maniera forte. Nella testa di tutti sono ancora vive le imprese criminali della banda della Uno bianca, rapine a mano armate con spargimento di sangue. Moira si trova a lottare in una Bologna che ha solo voglia di pace e di tranquillità.
In un ambiente descritto in maniera particolareggiata si svolgono le vicende di questi ragazzi, portando alla luce disagi e sofferenze. Adolescenti che si trovano a combattere un mondo che li giudica senza pietà, senza cercare di tendere loro un mano per cercare di salvarli dalle paure.
Moira è dalla parte del bene, ma è una di loro.
Una continua altalena tra Yin e Yang, tra il bene e il male, divisi da un filo sottilissimo che rendono il romanzo un thriller ad alta tensione con risvolti inaspettati. Una lettura da non lasciarsi sfuggire.
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Alessandra Rinaldi
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