Recensione A ritmo di cuore
Chi è Alessandra Bucci?
Alessandra Bucci, scrittrice e poetessa italiana nata a San Benedetto del Tronto (AP) nel 1972, è una figura di spicco nel panorama letterario contemporaneo. Laureata in Lettere Moderne e in Scienze della Formazione e Gestione delle Risorse Umane, insegna lettere nella scuola secondaria di primo grado e coltiva da anni una profonda passione per la scrittura. Nel corso della sua carriera ha pubblicato diverse opere di poesia e narrativa.
Tra le sue raccolte poetiche più apprezzate ricordiamo “I sentieri dell’anima” e “Stagioni d’amore, stagioni di morte”, mentre tra i suoi romanzi e racconti spiccano “Oltre”, “Metamorfosi inverse” e “A ritmo di cuore”.
Nel 2019 il suo lavoro è stato oggetto di analisi da parte del prof. Umberto Rapallo, che ha pubblicato l’articolo “Mondi testuali, multimedialità e comunicazione partecipativa. Per un incontro con Alessandra Bucci” sulla prestigiosa “Rivista Italiana di Linguistica e Dialettologia” (Vol. 21).
Grazie alla sua produzione letteraria, Alessandra Bucci ha ottenuto numerosi premi letterari, affermandosi come una delle voci più interessanti della narrativa e della poesia contemporanea
Qual è la trama del libro “A ritmo di cuore” della scrittrice Alessandra Bucci?
Una madre, una figlia. Un destino segnato. Un sogno infranto che riprende vita dopo molti anni per realizzarsi finalmente con un abito nuovo. Lo sport, la ginnastica ritmica nello specifico, come mezzo per affinare la resilienza, qualità che poi si rivela preziosa in ogni campo.
Una grande amicizia e un mistero che tormenterà Rosa per ben ventitré anni. “A ritmo di cuore”, il segreto che la protagonista possiede per eseguire al meglio i propri esercizi, l’unico modo che ha l’uomo per percorrere la vita assaporandola fino in fondo.
Di cosa parla il libro “A ritmo di cuore” dell’autrice Alessandra Bucci?
Lo sport è il cuore pulsante di questo romanzo, un elemento che trascende la semplice competizione per diventare un simbolo di disciplina, sacrificio e passione. L’agonismo, con la sua spinta incessante a superare i propri limiti, si intreccia con la ricerca di realizzazione personale, ma anche con il peso delle aspettative imposte dagli altri.
La protagonista Rosa lo scoprirà nel modo più doloroso. Ex promessa della ginnastica ritmica, ha visto il suo sogno infrangersi a causa di un incidente. Il distacco dalla palestra ha significato non solo l’addio alle competizioni, ma anche la perdita di amicizie, della sua insegnante e del mondo che tanto amava. Anni dopo, Rosa riversa le proprie ambizioni sulla figlia Vittoria, cercando di trasformare in realtà ciò che a lei è stato negato. Ma fino a che punto si può vivere un sogno attraverso qualcun altro?
Attraverso una narrazione intensa e coinvolgente, il romanzo esplora il delicato rapporto tra madre e figlia, due generazioni unite dalla passione per la ginnastica ma divise dalle proprie aspettative. Il racconto si snoda tra emozioni profonde, legami ritrovati e rivelazioni inaspettate, mantenendo un ritmo serrato che alterna momenti di gioia e sofferenza.
L’autrice riesce a trasmettere con rara delicatezza la poesia del movimento, trasformando le pagine in un palcoscenico su cui le ginnaste si librano leggere, quasi sospese tra sogno e realtà. L’intreccio di amicizia, amore, paura e speranza rende la lettura avvincente, capace di far vibrare le corde più intime del lettore.
Un libro che non parla solo di sport, ma della forza dei desideri, del sacrificio e della crescita personale, lasciando nel cuore la sensazione di aver assistito a un’esibizione perfetta, dove ogni passo è carico di emozione e ogni movimento racconta una storia.
Alessandra Rinaldi
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