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    Intervista a Manuel Montanari

    Autore di The Stone: L’ombra della Magia

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    Intervista a Manuel Montanari

    Intervista a Manuel Montanari

    Ciao, Manuel, grazie per la fiducia accordata al blog.

    Iniziamo con le domande.

    Manuel, raccontaci la tua storia e quali avvenimenti, sentimenti, motivazioni ti hanno spinto a scrivere il libro, “The Stone: L’ombra della magia” e perché hai scelto questo genere?

    Questo libro nasce come un gioco. Avevo in mente una storia che potesse lasciare un segno su come realmente è stato il corso degli eventi sulla stregoneria o meglio, come sono stati vissuti dalle persone reali del tempo e come viene vissuta ai giorni nostri. Ho iniziato quindi a fare ricerche: date, periodo, luoghi e tutto quello che poteva darmi uno spunto e un’idea sulla realizzazione di quella che era solo una storia confusa e anche leggermente distorta.

    L’esperienza di pubblicazione è stata accessibile, semplice o ….

    La pubblicazione su Amazon in versione Kindle e Cartaceo ha dato le sue piccole difficoltà, in quanto vi è una procedura standard da utilizzare. Rispetto alle mie previsioni, devo dire, che dopo qualche tentativo il risultato è stato raggiunto. Purtroppo ancora non ho una casa editrice ma sto lavorando su quel fronte.

    Credi il pubblico italiano sia ancora aperto e interessato alla lettura? oppure sei dell’avviso che la tecnologia stia prendendo possesso del nostro tempo, anche con le nuove app di aumentata realtà virtuale?

    A mio modesto parere, tecnologia e lettura possono convivere senza alcun problema. Non credo che una delle due stia soppiantando l’altra. Penso che convivano in maniera più che equilibrata. Il fattore principale è che alle persone piace leggere ma hanno sempre meno tempo per farlo e qui non credo che sia un problema di tecnologia. Viviamo in una società oramai divenuta frenetica, dove la lettura è un passatempo che piace a molti ma pochi lo utilizzano.

    Quando e perché nasce l’interesse verso la stregoneria?

    Questa è una domanda molto importante, perché l’interesse penso vi sia sempre stato. La consapevolezza di cosa fosse in realtà è arrivata negli anni. Leggendo, studiando e ricercando tutti i significati intrinsechi che questa possiede. Dovete sapere che con tutto ciò che c’è da scoprire e sapere sulla stregoneria, penso vi si possano riempire 10 o 20 biblioteche. Come mai? Perché per ogni argomento che essa comprende vi è un sotto argomento e dopo questo vi sono i dettami e tutte le regole, i simboli, i significati degli stessi e tutto un altro mondo che ne esplica le tecniche e pratiche. Se dovessi vedere la stregoneria come un oggetto, penso proprio che la vedrei come una Matrioska russa.

    Cosa ha innescato la voglia di raccontare la stregoneria?

    Penso la poca conoscenza in questo ambito. Nel mondo odierno si sente molto parlare di cialtroni, truffatori e oramai sono uscite talmente tante “Wanna Marchi” che non se ne conta più il numero. Purtroppo a discapito di coloro che la stregoneria la utilizzano nel modo giusto e corretto. Le vere streghe, se così vogliamo definirle, hanno delle regole da seguire e sicuramente far si che questo mondo venga visto finalmente come è e non come la gente se lo immagina o crede che sia, penso sia un piccolo passo in avanti per aprire queste dense nebbie che la circondano.

    Quanto tempo è stato necessario per la scrittura del tuo romanzo?

    Guarda, occhio e croce ci è voluto un anno. Prima di partire a scrivere tutta la storia ho dovuto comprendere bene cosa stavo cercando e quale fosse il filo conduttore che volevo darle. Deciso questo sono iniziate le ricerche. Quest’ultime sono durate dall’inizio alla fine della stesura del romanzo, poiché oltre ricercare dove, come, quando e perché ho ricercato la lingua, i nomi e i periodi storici da poter inserire.

    Quali emozioni ti hanno accompagnato durante la stesura del romanzo?

    Ho la passione di fare lunghe passeggiate e nel mentre ascolto la musica. Durante la stesura di questo libro alcune canzoni mi hanno dato l’aiuto e lo spunto che mi serviva per riuscire a contestualizzare meglio i dialoghi e le scene del libro. Penso che la musica sia stata una parte molto importante nella stesura di quello che avevo in mente, sperando di far uscire dalle pagine quello che realmente vedevo grazie alla musica che ascoltavo.

    La scelta dell’ambientazione a cosa è dovuta?

    Questa Ambientazione è legata ad un posto reale che io amo: l’Irlanda. il problema, a quel punto, era trovare una cittadina o un paese che non fosse conosciuto, qualcosa di nuovo ma dal quale si potesse creare una storia con la realtà.

    Perché si dovrebbe leggere il tuo libro?

    Beh, perché è bello! No a parte gli scherzi. Penso che possa essere una versione del Fantasy che ai lettori interessa e spero riesca ad appassionare e far affezionare il lettore.

    Quale pubblico pensi lo leggerà e perché?

    Spero lo legga un pubblico vasto e curioso. Il mio Fantasy è uno storico ma penso non sia uno di quelli che rischiano di appesantire la lettura e annoiare. Si tratta di una storia che si svolge nei giorni odierni facendo riferimento al passato ma oltre al passato dei luoghi, vi è anche il passato dei personaggi.

    Quali sono le tue aspettative?

    Per il momento mi auguro che venga letto da più persone possibili e che possa piacere. È il mio romanzo d’esordio e ci tengo che possa piacere ma anche se non piacesse andrà bene lo stesso. Sinceramente non aspiro al mega successo da best seller ma se arriverà lo scoprirò con il tempo. E di certo ne sarò molto felice.

    Pensi di scrivere ancora? Stai già scrivendo?

    Sto già scrivendo il secondo capitolo di questa trilogia, ora siamo ancora alle prime ricerche ma sta già prendendo forma il continuo della storia quindi , aspettatevi di tutto.

    Quale segno pensi di lasciare ai lettori?

    Spero di lasciare un po’ più di conoscenza riguardo la stregoneria e cosa sia stata e sia in realtà, un piccolo sassolino su una montagna me ne rendo conto ma comunque io ci sto provando. Sono una strega sarei un pazzo a non farlo.

    L’uscita del libro nel periodo di Halloween è casuale o voluta?

    È una scelta puramente casuale. Sarebbe dovuto uscire il mese prossimo, non essendoci la disponibilità di una data per la presentazione ho scelto la migliore che mi è stata proposta ed infondo, ho pensato che Samahin (Halloween) fosse la data più opportuna.

    Marco Schifilliti

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