Recensione La coscienza di Zeno
Chi è Italo Svevo?
Aron Hector Schmitz, noto come Italo Svevo. Nato sotto l’impero Austro-Ungarico a Trieste il 19 o il 20 dicembre del 1861, Svevo proveniva da una famiglia ebraica, con un padre tedesco e una madre italiana. Il suo nome originale, Aron Hector Schmitz, subì parecchie variazioni. Inizialmente seguì Ettore Schmitz, successivamente Ettore Samigli (nome che usò per pubblicare le prime opere). Crescendo in un contesto bilingue sia tedesco che italiano, Svevo maturò uno stile di scrittura piuttosto originale e unico. Alcuni critici esprimevano un giudizio negativo sulla sua scrittura, ma in realtà le peculiarità linguistiche di Svevo lo resero unico nel genere.
La sua doppia cultura segnò significativamente il percorso dello scrittore, il cui stile unico nella forma e il bagaglio biculturale diedero vita ad un connubio armonioso tra le due diverse culture.
Molti sostengono che lo pseudonimo “Italo Svevo” sia stato scelto dallo scrittore proprio per la sua biculturalità.
Qual è la trama del libro La coscienza di Zeno?
Profondamente segnato dal confronto con la nascente psicoanalisi (la prima edizione è del 1923), “La coscienza di Zeno” è concepito come fosse il diario terapeutico che un “nevrotico”, Zeno Cosini, scrive su richiesta del suo medico e che questi decide di pubblicare per “vendicarsi” del paziente che ha bruscamente interrotto la terapia. Il racconto di Zeno percorre così le tappe di una vita malata, attraverso la lotta contro il fumo, la morte del padre, la storia di un matrimonio senza amore, di un adulterio appassionante e infelice, di un’iniziativa commerciale disastrosa. Risalendo, con le note di un’impareggiabile ironia, tutti i tortuosi rivoli dell’esistenza interiore del protagonista, Italo Svevo affonda qui nelle più oscure e dolorose regioni dell’incertezza umana, per poi risalire alla quieta consapevolezza del “male di vivere”.
Di cosa parla il libro La coscienza di Zeno?
La storia, bizzarra ma originale, racconta di un uomo confuso e in costante crisi interiore. Il romanzo inizia durante una seduta di analisi di Zeno Cosini con il suo psicanalista. Zeno Cosini è un uomo provato e quasi sconfitto dalla vita, talvolta ingiusta e talvolta troppo dura da vivere. Si rivolge al Dottor S. per iniziare un percorso di psicanalisi.
Tuttavia, Zeno interrompe i colloqui con il Dottor S. senza saldare il conto. In risposta, il Dottor S. pubblica i colloqui avvenuti con Zeno Cosini. Così ha inizio la narrazione della storia di un uomo che teme ogni malanno, quasi ipocondriaco, complessato, fortemente indeciso e trasportabile dalle tentazioni della vita. Un uomo inetto ed insoddisfatto.
Perché questo libro è unico, speciale e sicuramente da leggere? Perché non racconta la solita storia di un protagonista speciale o di un detective con particolari abilità. Non è la solita trama tra innamorati che conquistano la loro felicità, nonostante le avversità della vita. Questo libro narra la storia di un uomo mediocre, quasi pigro, che vive un rapporto conflittuale con il padre e, quando cerca di rimediare e sistemare il rapporto, accade qualcosa di molto duro…
È un uomo che va avanti con buoni propositi, ma che non riesce mai a realizzarli (come smettere di fumare). In tutta questa inettitudine e mediocrità, quest’uomo quasi comico, riesce a sposarsi, a formare una famiglia e addirittura a conquistare un’amante!
In questo capolavoro vivremo le emozioni di Zeno Cosini come se fossero le nostre. Ricorderemo quanti buoni propositi abbiamo abbandonato, quanti fallimenti abbiamo incontrato, ma anche quanto la vita possa essere una continua sorpresa, a volte amara, a volte sconvolgente!
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Marco Schifilliti
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Buona recensione.
La coscienza di Zeno rappresenta un classico della lettura , con la vostra recensione riuscite a dare dei tratti nuovi e originali.
Sempre un piacere seguirvi