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    Recensione Roma calibro zero

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    Chi è Mauro Marcialis?

    Recensione Roma calibro zero
    Mauro Marcialis

    Mauro Marcialis è nato a Roma nel novembre del 1972 e vive a Reggio Emilia. Ha pubblicato i thriller La strada della violenza (Mondadori, 2006), Io & Davide (Piemme, 2008) e Dove tutto brucia (Piemme, 2011). Ha riscosso un notevole successo di pubblico e di critica anche con i suoi romanzi storici: Spartaco il gladiatore (Mondadori, 2010), Il sigillo dei Borgia (Rizzoli, 2012) e Il falco nero (Rizzoli, 2014). 

    Fonte: Semilibri

     

    Qual è la trama del libro Roma calibro zero di Mauro Marcialis?

    A Roma, una soffiata porta il commissario Gianni Giunti e l’assistente Flavio Fiore a irrompere in uno stabile fatiscente nel quartiere San Lorenzo, dove trovano tre tossicodipendenti in stato confusionale e il cadavere di una ragazza violentata.

    Il caso sembra risolto in partenza, ma niente è come appare: lo stupro è avvenuto post mortem e la ragazza è deceduta in un luogo diverso dall’edificio in cui è stata ritrovata, mentre era in compagnia di una persona appartenente all’élite della Roma bene, un uomo che una consorteria criminale ha l’incarico di proteggere.

    Ben presto è chiaro a tutti che una serie di insospettabili hanno interesse a depistare le indagini, così come è chiaro che anche all’interno della polizia c’è qualcuno che, per motivi di forza maggiore, è stato costretto a sporcarsi le mani.

    Un romanzo dal ritmo serrato e dai risvolti profondamente umani, che racconta gli angoli di una città dove sembra che non si salvi nessuno. Una storia di affari loschi e conflitti tra gang, tradimenti e vendette, omicidi ed estorsioni, in una Roma sempre più allucinata, una città dove il degrado delle borgate si contrappone all’opulenza delle feste più esclusive.

    Di cosa parla il libro Roma calibro zero dello scrittore Mauro Marcialis?

    Ci sono storie incredibili che mai vorremmo ci fossero raccontate perché sono brutte, sporche e cattive eppure sono tremendamente attuali. Le trovi sfogliando un quotidiano per i nostalgici della carta stampata o sbattute in faccia da un qualsiasi telefonino attraverso i social, croce e delizia del nostro tempo.

    Roma calibro zero, il nuovo romanzo di Mauro Marcialis pubblicato da Sem edizioni è una concatenazione di eventi, di storie che s’intrecciano racchiuse in un noir forte e particolarmente crudo.

    Tutto nasce dal ritrovamento del cadavere di una ragazza violentata e di tre tossicodipendenti extracomunitari trovati in stato confusionale. Quel che si evince è che lo stupro ai danni della giovane sia avvenuto dopo la sua stessa morte, sembra trattarsi di un caso di necrofilia o si nasconde ben altro?

    Nel momento in cui si scoprirà che si tratta di una messa in scena e che il corpo della donna volutamente trasportato in uno stabile nel quartiere San Lorenzo, inizierà per il commissario Giunti conosciuto come Gannico, e per il suo fido braccio destro Flavio Fiore, un’indagine pericolosa e piena di insidie.

    La corruzione e il malaffare imperversa nella Roma capitale, dove poliziotti corrotti devono consolidare il loro legame con politici, imprenditori e mafiosi, questi ultimi riescono a favorire il potente mercato della droga, e anche un semplice omicidio di una ragazza può avere il rischio di passare inosservato, soprattutto quando si tratta di proteggere un cosiddetto intoccabile.

    Depistaggi, ricatti e soldi sporchi ne diventano la vera essenza per tenere sotto controllo il sistema. Tuttavia le persone che diventano pedine di un gioco pericoloso e chi tenta di sottrarsi paga un prezzo troppo caro.

    I poliziotti sono niente poco di meno  degli asserviti al potere o tasselli di un qualsiasi mosaico. Tuttavia in questa storia c’è tanta sofferenza e disperazione. C’è un andamento familiare che riguarda il poliziotto Fiore che sembra vacillare. Un figlio tetraplegico di nome Riccardo che si vuole curare nel miglior modo possibile attraverso un rischioso intervento. Si vuole dare al ragazzo una vita e un futuro migliore che ogni genitore desidererebbe. Tutto questo non viene favorito dal rapporto con la moglie Annalisa, stanca e svuotata dall’assistenza di 24 ore al giorno. Flavio è un poliziotto depresso che fa abuso di psicofarmaci e cerca forse nella giustizia una via di fuga tramutata in speranza e salvezza.

    Un noir poliziesco che si avvale di una scrittura potente e incisiva. Uno squarcio sulla società odierna in preda a un sistema corrotto fino al midollo. Marcialis con maestria assoluta ne offre uno scenario inquietante ma al tempo stesso autentico. De Gregori definì Roma in maniera molto forte e senza mezzi termini nella canzone Viaggi e miraggi una cagna in mezzo ai maiali non allontanandosi tanto dalla realtà.

    La capitale è ferma, Roma zero gravity, e la si può ammirare contemplandola nella sua seducente bellezza. Il buon Sorrentino con il suo film ce l’ha fatta ancor di più rivivere in uno stile appartenente al maestro Federico Fellini.  Il problema è di coloro che la trascinano nel degrado, ecco perché la frase del cantautore romano ha un sapore amaro. Sembra quasi proiettata nel futuro e se ci sono delle anime nere, proprio come quelle descritte in maniera magistrale dall’ottimo Marcialis. Questa società sarà sempre preda di un potere che si serve di regie occulte per indebolire una città e quindi un intero paese.

    I lettori non potranno resistere a un finale in crescendo, dove la tensione si taglia col coltello. Per sapere se i colpevoli saranno mai e poi mai assegnati a una giustizia che ha l’impellente necessità di emettere il suo verdetto.

    Non resta che gustare questo avvincente romanzo. Un autore che ha voluto seguire le orme di maestri del genere come Pinketts e Alan Altieri. Forse dal loro mondo non potranno che congratularsi per una prova decisamente all’altezza.

    Chapeau!

    Dario Brunetti

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