Recensione Fallo, subito!
Chi è Lucio Cucinotta?
Lucio Cucinotta, classe 1983, vive a Messina, a pochi metri dal centro della città. Appassionatissimo di Teatro e Cinema sin da ragazzo, comincia a frequentare dapprima dei laboratori teatrali nella stessa città.Ben presto, capendo la sua strada e volendo migliorarsi sempre più in quello che attualmente è il suo lavoro, si trasferisce a Catania, frequentando per tre anni un’accademia D’Arte Drammatica.
Qual è la trama del libro Fallo, Subito?
“Accingersi a scrivere la prefazione di un libro non è così semplice come si potrebbe pensare. La penna deve correre, mantenendo l’equilibrio, su una fune tesa fra due punti equidistanti sospesi nel vuoto. Potrà sembrare eccessiva come affermazione ma l’equilibrio oscilla tra il riuscire a non raccontare la trama del romanzo e, contemporaneamente, incuriosire chi si accosterà alla lettura. È il lasciapassare di ciò che si andrà a leggere, è come un diamante da incastonare su un gioiello in platino. Lucio Cucinotta, giovane autore, non è alla sua prima pubblicazione.
Ha esordito con la silloge poetica “Sprazzi d’Estro” nel 2016 e l’anno successivo con il romanzo “Luci dall’Ombra”. Il nostro autore ha una scrittura diretta che lascia poco spazio all’immaginazione e, pur privilegiando l’uso di qualche metafora, riesce a catapultare l’ignaro lettore nel cuore della narrazione, per poi allentare la presa e sviluppare la trama. È categorico, imperativo, e lo è, giocando con le parole, fin dal titolo: “FALLO, subito!” La tematica principale, di cui si legge, riporta a una pagina controversa del nostro vivere quotidiano; un lato di quella “diversità” di cui tanto si parla ma la cui accettazione ancora stenta ad affermarsi, facendo a gomitate per trovare la giusta collocazione in una società che professa civiltà ma che di civile ha ben poco.
Molti i temi che il nostro autore sviluppa più o meno intensamente, riportando altresì in versione romanzata l’aspetto di una vicenda strettamente personale, fornendo quindi alla narrazione una breve impronta autobiografica; si parla tra l’altro, ma non solo, di azioni di potere e corruzione in ambito medico e di malasanità, con cui almeno una volta nella vita ognuno di noi ha dovuto fare i conti. Intenso dalla prima all’ultima pagina, visivo e dal forte impatto emotivo; una narrazione nella quale un rigo dopo l’altro sarà quasi impossibile non accostare ai personaggi e alle loro vicende, qualcuno di nostra conoscenza. Una lettura le cui emozioni suscitate, difficilmente potranno essere dimenticate…” (dalla Prefazione di Teresa Anania)
Di cosa parla il libro Fallo, Subito?
“Fallo, Subito!” è un’altra opera di Lucio Cucinotta che lascia inevitabilmente il segno.
Nella mia recensione del libro “Luci dall’ombra” dello stesso autore, ho già evidenziato lo stile piuttosto forte e penetrante che contraddistingue Lucio Cucinotta.
Come “Luci dall’ombra”, anche “Fallo Subito” possiede la grinta e la potenza che rapiscono e immergono il lettore nella narrazione, tanto da provare spesso sensazioni quasi viscerali.
L’empatia con la narrazione è frutto dell’impegno e del talento dello scrittore nel corredare la trama con minuziosa cura di dettagli anche “sgradevoli”.
Questa peculiare impostazione rende il racconto verosimile, duro e crudo. Senza remore alcune, “Fallo Subito” lascia il segno nel lettore.
Giunga il mio più sincero plauso a Lucio Cucinotta per questo straordinario talento.
I temi trattati sono molteplici e ognuno di essi impatta sia nella trama, sia nella conseguente contestualizzazione nel presente.
“Fallo Subito” narra la storia di Mattew, un ragazzo omosessuale convinto che il giorno del “coming out” fosse il peggiore della vita.
Il protagonista scoprirà molto presto che il “Fato” può riservare sfide incalcolabili e realtà ben più complesse rispetto alla dichiarazione della propria omosessualità.
La vicenda si svolge in un “non luogo”.
La scelta di non collocare le vicissitudini in un luogo definito consente al lettore una piacevole libertà di creazione dell’ambientazione.
Detta scelta stilistica stimola una maggiore immedesimazione arbitraria.
Durante la lettura, gli sgomenti, il pathos, toccano vertici alti. Il ritmo è un mix di suspense e adrenalina.
In prima battuta, Lucio Cucinotta focalizza l’attenzione sull’omosessualità e su quanto sia doloroso ma necessario fare “coming out” in famiglia. Mattew soffre a causa del proprio silenzio, come se fosse una verità nascosta ai propri cari, una menzogna necessaria per la quiete ed equilibri familiari. È un macigno logorante del quale desidera liberarsi, perché la famiglia merita la verità e l’amore che prova per il suo “misterioso” compagno deve essere libero e liberato.
L’autore trasmette tra le righe sia il logorio interiore che vivono alcuni omosessuali prima di dichiararsi in famiglia, sia l’entusiasmo che si sprigiona immaginando di poter finalmente vivere l’amore senza menzogne ed espedienti.
Si coglie quanto Lucio Cucinotta voglia dare voce e coraggio.
Dopo la parentesi sul “coming out”, Mattew è catapultato dentro una vicenda tipica della cronaca nera dai toni intensi e stomachevoli.
Per queste ragioni suggerisco la lettura dai 16 anni in poi.
Il velo del mistero avvolge ogni peripezia narrata.
Matthew, a sua insaputa, è parte integrante di un ingranaggio complesso che volge ineluttabilmente verso un puzzle di orrori, torture, omicidi e vendette, che concretizzano il quadro definitivo di vendetta e “giustizia morale”.
Consiglio la lettura agli amanti dei dettagli forti e delle azioni spietate.
Conoscendo la tragedia che ha colpito Lucio Cucinotta, ho percepito un suo desiderio personale di sfogarsi e manifestare quanto il suo animo tormentato sia logorato dal dolore. Lucio e la sua famiglia desiderano e meritano giustizia.
Per questioni di riservatezza, non posso scrivere i dettagli.
Il dramma che ha afflitto l’autore è noto in tutta Italia.
Fidatevi, anche questo libro di Lucio Cucinotta lascerà un segno indelebile.
Marco Schifilliti
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