Recensione Vite senza paura
Chi è Maria Grazia Cucinotta?
Maria Grazia Cucinotta, nata a Messina, il 27 luglio 1968 è un’attrice, produttrice cinematografica ed ex modella italiana. È conosciuta internazionalmente per la sua partecipazione, accanto a Massimo Troisi, al film italiano Il postino e per essere comparsa nel film della serie 007 Il mondo non basta. Negli Stati Uniti è nota anche per le sue esperienze come produttrice.
Fonte: Wikipedia
Qual è la trama del libro Vite senza paura?
Maria Grazia Cucinotta è sempre stata in prima linea nella lotta alla violenza di genere, fino a fondare nel 2019 la onlus “Vite senza paura”, in cui collaborano molte professioniste, tra cui psicologhe, avvocate e magistrate. Ma quello che molti non sanno è che, prima di diventare una paladina, Maria Grazia è stata anche una vittima. Aveva vent’anni, si era trasferita a Parigi e un giorno, nell’androne del palazzo in cui abitava, ha subito l’aggressione di un uomo.
Si è salvata, quasi per miracolo, scappando nel suo appartamento. Come se non fosse abbastanza, quando ha denunciato il fatto alla polizia, si è sentita dire che doveva aspettarselo: la sua bellezza mediterranea lo aveva sicuramente provocato. Quell’episodio, quelle parole, l’hanno segnata profondamente. Ha promesso a se stessa che, qualsiasi lavoro avesse fatto, nulla l’avrebbe distolta dall’obiettivo di chiedere giustizia per le donne vittime di violenza. Poco dopo è stata scelta per “Il postino”.
Grazie al film, ha compreso che la fortuna di essere diventata popolare doveva essere un mezzo per dare voce a chi non ce l’ha, a tutte le persone che soffrono nell’ombra. Da quel giorno Maria Grazia non si è più fermata. La sua battaglia personale si è intrecciata a quella di molte altre donne, vittime o combattenti. Passo dopo passo, unendo le forze e le menti, è nata la squadra di “Vite senza paura”, formata da donne coraggiose che si ribellano alla violenza psicologica e fisica e ai pregiudizi di cui è ancora tristemente impregnata la nostra società.
E lottano perché non si chieda più a una vittima «com’era vestita», non le si dica che «l’ha provocato lei» o che «basta lasciarlo» e non si attribuisca mai la violenza al «troppo amore». Ogni storia che ha incontrato, ogni donna che ha aiutato, ha permesso a Maria Grazia non solo di crescere e rafforzarsi, ma anche di scoprire le mille sfaccettature dell’abuso.
Dalla sua esperienza nasce questo libro di denuncia, che contiene un messaggio di speranza: alla violenza non bisogna arrendersi, bisogna rispondere. E rispondere tante volte significa prevenire, educare le nuove generazioni, insegnare che l’amore, quello vero, non lascia lividi sulla pelle.
Di cosa parla il libro Vite senza paura?
Applausi: non solo perché è una famosa attrice dalla bellezza disarmante, ma soprattutto perché Maria Grazia Cucinotta non si è mai lasciata guastare dallo star system. Non ha mai assecondato il gossip e ha mantenuto integro il suo senso del bene e del male, della solidarietà e dell’ospitalità, sentimenti forti che contraddistinguono noi meridionali!
Il testo segue cronologicamente gli accadimenti a partire dalla sera in cui Maria Grazia, giovanissima, capisce che la nostra società non è a misura di donna. Dopo essere scampata a un’aggressione, cerca di denunciare il fatto e di trovare protezione dalle forze dell’ordine, che invece la mortificano con commenti maschilisti, giudizi fallocentrici e critiche di retaggio patriarcale! In altre parole, la nostra Maria Grazia, che conosciamo superficialmente come uno dei sorrisi più belli d’Italia, si ritrova a tormentarsi per essere stata vittimizzata due volte nel giro di poche ore.
Da allora entra naturalmente in empatia con ragazze e donne che cercano giustizia per aver subito violenza psicologica e fisica. Dopo quel terribile viaggio iniziatico, diventa paladina di chi ha patito altrettanto e di coloro che subiscono trattamenti ancora peggiori. Riesce a costituire “Vite Senza Paura” Onlus, un’organizzazione attiva contro la violenza di genere, affiancata da professioniste e amiche con cui ha instaurato un rapporto di ideale sorellanza. Perché, se è vero che una donna sola non ha la forza di combattere contro un uomo malvagio, l’unione della forza di più donne è invincibile. Si pareggiano i conti.
Il libro si legge con gusto e rapidità perché si capisce che è molto sentito e sincero. Accompagna il lettore nell’analisi di alcuni casi di donne che, tramite l’associazione, hanno trovato la motivazione per reagire e salvarsi da un destino tragico. Analizza come le misure contenitive dell’emergenza Covid hanno esacerbato il problema della violenza domestica e spiega come le vittime sono accolte, ascoltate e guidate in un percorso di ricostruzione in luoghi e ambienti sicuri, simile per certi aspetti a quello di protezione testimoni. Perché queste donne e i loro figli, anche se non più vittime, restano testimoni di un crimine per tutta la loro esistenza.
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Marilena Tocci
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