Recensione La leggenda di Mezzafaccia
Chi è Cinzia Fabretti?
Cinzia Fabretti è tarantina, vive a Lizzano, in Puglia, a pochi minuti da un mare stupendo. Sposata da trentacinque anni, ha tre figli e da dieci anni scrive. In realtà fin dall’infanzia cullava il sogno di avere tra le mani un libro suo, ma la realtà aveva presto assorbito tutte le sue energie in altre direzioni, assopendo un desiderio che, sotto la cenere, è però rimasto vitale. Quando la vita ha rallentato il suo passo la voglia di scrivere è tornata a farsi sentire, diventando una necessità.
Dopo la pubblicazione in antologie di diversi racconti brevi (Bellissima, ne: Il grande racconto di Modigliani, e Senmut il luminoso ne: ChiarOscuro) e qualche esperimento di Drabble e di Haikù, che sono inseriti nelle antologie edite da I Parolanti, l’autrice propone ai lettori il suo primo romanzo, La leggenda di Mezzafaccia, con l’auspicio che sia gradito.
Qual è la trama del libro La leggenda di Mezzafaccia?
La solitudine è la sua scelta, gli uomini con la loro ferocia le fanno orrore. Sfuggita alla distruzione del proprio villaggio, Mezzafaccia è diventata una creatura della foresta, muta e solitaria, che della umanità ha rinnegato tutto. Eppure, quando gli stessi predoni che sconvolsero la sua vita tornano a razziare le terre degli uomini-lupo, non riesce a rimanere estranea alla tragedia di un gruppo di bambini, e si adopera per nasconderli e custodirli. Riuscirà, lei libera e insofferente a ogni legame, a proteggere e rassicurare i piccoli? Per farsi capire si forzerà fino a ritrovare la parola, e a tornare un essere umano? Quale segreto nasconde il volto di Mezzafaccia? Un romanzo fantasy d’avventura e amore, un elogio verso chi è considerato diverso.
Di cosa parla il libro La leggenda di Mezzafaccia?
Mezzafaccia: lei è solo quello. Non ricorda nemmeno più il suo vero nome, ma quello che non dimentica sono le sofferenze che le persone le hanno provocato. Un dolore che l’ha costretta a indossare una maschera e l’ha portata a vivere al margine, in una solitudine che significa pace e sicurezza. Unica amica è la foresta, con i suoi pericoli, ma anche con i suoi doni.
Nessuno potrà più ferirla, nessuno riuscirà a scalfire la corazza che indossa, nessuno proverà più ribrezzo per la sua diversità. Se le persone non l’accettano, lei rifiuta loro. Eppure… c’è lui. Lui che sembra leggerle nell’animo. Un uomo che vuole andare oltre le apparenze, che la guarda in modo diverso. Mezzafaccia ha paura: potrà fidarsi o ancora una volta si troverà a combattere contro i pregiudizi?
Un romanzo dove la protagonista è una donna forte e determinata, una ragazza che riesca a dominare la paura. Ma riuscirà a controllare anche l’amore?
Un libro travolgente con un’eroina moderna che deve essere un esempio per tutte le donne. Un racconto che pone l’accento sulla diversità, sul non essere accettati. Parole che ci portano in un mondo immaginario, ma tanto reale. Ci travolgono con sentimenti veri, che fanno riflettere e ci emozionano riga dopo riga. Una storia di una donna, della sua tristezza e della sua disperazione.
Una leggenda con luoghi da sogno che ci coinvolgono totalmente. Foreste, tribù, villaggi, battaglie sono narrati con precisione e rendono il paesaggio vivo e reale. Odio, paura, amicizia affetto e amore si rincorrono dalla prima all’ultima riga, trascinano il lettore all’interno di un mondo sconosciuto ma che, purtroppo, rappresenta la realtà.
Una novella creata per le donne, che tutti gli uomini dovrebbero leggere.
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Alessandra Rinaldi
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