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    Recensione Buio d’estate

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    Recensione Buio d'estate

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    Chi è Mons Kallentoft?

    Recensione Buio d'estate
    Mons Kallentoft

    Mons Kallentoft (Ljungsbro, 15 aprile 1968) è uno scrittore svedese. Giornalista e scrittore, è cresciuto a Ljungsbro, vicino Linköping, e vive a Stoccolma. Scrive principalmente romanzi gialli ed è famoso soprattutto per la serie di romanzi incentrati sull’ispettrice Malin Fors, pubblicata in Italia da Editrice Nord. La serie è stata tradotta in ventotto lingue.

    Fonte: Wikipedia

    Qual è la trama del libro Buio d’estate?

    Non ricorda niente, Josefin. Camminava nel parco, poi è stata aggredita. Infine il buio. Guardando gli occhi di quella fragile quindicenne, violata nel corpo e nell’anima, l’ispettrice Malin Fors vede gli occhi di sua figlia e sa di dover fare giustizia. Nel giro di pochi giorni, però, un’altra adolescente scompare nel nulla e, quando viene ritrovata, Malin questa volta non può neppure guardarla negli occhi. Perché la ragazza è stata uccisa e il cadavere è stato abbandonato in riva al lago che costeggia Linköping, coperto da un sudario di sabbia.

    E il caldo asfissiante che opprime la città sembra rallentare anche il corso delle indagini: prima i sospetti si appuntano su un gruppo di extracomunitari; poi, dopo aver accertato che il colpevole non può essere un uomo, gli investigatori si concentrano sulla comunità lesbica di Linköping. Scatenando così l’ira e l’indignazione dell’opinione pubblica, che non esita ad accusare la polizia di razzismo e d’intolleranza.

    Tuttavia Malin è l’unica a intuire che, per fermare l’assassino, è necessario scavare in un passato oscuro e tormentato, lasciandosi guidare da quegli occhi: gli occhi delle vittime, ma anche dei colpevoli. Per ascoltare le loro storie, per vivere le loro paure, per conoscere le loro verità…

    Di cosa parla il libro Buio d’estate?

    Il noto scrittore e giornalista svedese Mons Kallentoft ci regala un thriller in compagnia della già nota ispettrice Malin Fors. “Buio D’estate” è il secondo libro dello scrittore svedese, ambientato ancora una volta nella misteriosa e rovente città di Linkoping, nella Svezia meridionale.

    La maestria di Kallentoft si dimostra ancora una volta in questo avvincente giallo, con un’ambientazione ricercata e resa in modo semplice ma travolgente. In questa vicenda, lo scrittore non si concentra solo sull’aspetto poliziesco, ma evidenzia anche diverse venature femministe. Infatti, vedremo spesso l’ispettrice Malin Fors nei panni di una madre, con tutte le ansie tipiche che questo ruolo comporta.

    Durante un’estate infernale, che sta diventando un vero e proprio inferno per via degli incendi che stanno divampando nei boschi e che vedono l’ex marito di Malin impegnato con i vigili del fuoco per limitare i danni e salvare vite umane, la protagonista si rifugia dalla rovente afa in piscina. Tra una bracciata e l’altra, riceve la chiamata del collega Zeke Martinsson che le spiega che è necessaria la sua presenza alla Società di Orticoltura, dove ad attenderla c’è una ragazza, Josefin, devastata, seviziata e terrorizzata, che non riesce a ricordare l’assalitore.

    Poco dopo, una nuova vittima scompare e quando viene ritrovato il cadavere, i segni della violenza portano a ritenere che sia stata colpita dallo stesso aggressore di Josefin.

    La preoccupazione di Malin aumenta, teme che la stessa crudeltà che ha colpito le vittime possa colpire anche la sua amata figlia. L’inquietudine e l’ansia la tormentano, e sa di dover fare di tutto per fermare questo criminale e liberare la città e se stessa da questa minaccia.

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    Marco Schifilliti

    Leggi anche la recensione del libro Sangue di mezz’inverno dello stesso autore.

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