Dettagli prodotto

• Copertina flessibile: 109 pagine
• Editore: WritersEditor (11 marzo 2018)
• Lingua: Italiano
• ISBN-10: 8894284670
• ISBN-13: 978-8894284676
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Cenni sull’autore:

Vincenzo De Lillo è nato a Napoli nell’Aprile del 1977.
Dopo una breve parentesi presso la facoltà di Lettere dell’Università Federico II di Napoli, nel 2015, ormai padre di due bambini, si ritrova senza un’occupazione per un inaspettato licenziamento. Inizia così a occupare le sue lunghe giornate, coltivando la passione per la scrittura.

Attualmente cura per un sito sportivo, pagelle umoristiche, che gli permette di unire le sue più grandi passioni: calcio, comicità e scrittura.

WC Tales è il suo libro d’esordio.

Fonte biografia: writers editor store

 

Sinossi ufficiale

Sette racconti si snodano attraverso questo libro, che con saggia ironia, descrivono situazioni particolari, a volte imbarazzanti, altre inaspettate. Protagonisti alle prese con una quotidianità nonsense, paradossi e cruda comicità. Uomini e donne di tutti i giorni che dietro la banalità delle azioni giornaliere nascondono verità che lasceranno il lettore a bocca aperta.

Recensione

Ciao amici lettori. Vi voglio parlare di “WC tales. Brevi storie per una sana e corretta attività intestinale” di Vincenzo de Lillo. Editore: WritersEditor

Come è intuibile si tratta di un libro umoristico: sette racconti che ritraggono situazioni imbarazzanti, trasformate in scene ironiche.

La quasi totalità delle storie è intrisa da umorismo macabro che, in ogni caso, pur se a volte molto crudo, ci strappano un sorriso.

E’ una raccolta che non cela insegnamenti o morali nascoste, è una lettura divertente e paradossale.

I luoghi dove sono ambientate le scene sono immaginari e, alcune pagine, sono state ispirate da fatti realmente accaduti.

La scrittura non è sempre fluida e vi sono alcuni errori grammaticali, ma i racconti hanno il sopravvento su queste inesattezze.

Il libro è composto da un centinaio di pagine, per cui si legge velocemente. Una nota per l’autore: secondo me alcune storie potevano essere sviluppate maggiormente, anche se poi, in realtà, il nonsense, non sarebbe cambiato.